L’APPIF del CAV.
Da quando è stato decretato lo scioglimento delle Camere, si assiste ad un bombardamento quotidiano da parte di molti iscritti e di molti altri potenziali Elettori di C-D i quali, attraverso lettere ai giornali e nei mille blog della rete, reclamano a gran voce elezioni primarie per la designazione dei candidati, od almeno grosse novità nelle liste.
Anche molti editorialisti di area hanno sposato questa causa e l’hanno sostenuta a spada tratta in questi giorni.
Questo significa che gli Elettori, sapendo di non poter esprimere preferenze in sede di voto, vorrebbero almeno assicurarsi che le liste siano composte da candidati graditi, od almeno accettabili.
A questo punto potevano le segreterie del P.d.L. restare sorde e mute di fronte a cotanto furore democratico?
Certo che no!
Una risposta ci voleva: magari una risposta qualunque.
Magari una risposta come quella di un albergatore che, di fronte alle proteste dei clienti per via delle camere invase dai topi, non trova nulla di meglio che rispondere sottoponendo alla loro approvazione il menu del giorno.
Così ha risposto in effetti il P.d.L. ai propri Elettori: con una bella primaria che va in onda nel week-end, per la definizione del programma del governo prossimo venturo.
Ora, visto che l’unica cosa già ampiamente scontata e condivisa a priori - ancorché non ancora formalizzata - era proprio il programma, la risposta del Cavaliere fa pensare proprio a quella dell’albergatore: un’Autentica Presa Per I Fondelli: l’A.P.P.I.F. del Cav., appunto.
Viene tuttavia da chiedersi: chi avrà avuto in realtà l’idea?
A noi, piccoli ed insignificanti elettori cui è raccomandato votare, ma non è dato sapere, è inevitabile che il pensiero corra a tutti quegli aspiranti candidati – uscenti od entranti – che sicuramente temono un autentico giudizio popolare sulle loro candidature, molto più di una eventuale vittoria di Veltroni.
Il rischio è che la gente si accorga che questa democratica - ma non richiesta - definizione del programma è soltanto un’A.P.P.I.F. e se ne abbia a male in vista del voto.
Resta da sperare che il Cav., con uno dei colpi d’ala cui ci ha ripetutamente abituati, riesca comunque a sfornare delle liste abbastanza belle, da non fargli perdere troppa parte del vantaggio che il C-D apparentemente ha.
Stella, 27 febbraio 2008. Emilio Barlocco