Leggo oggi sulle pagine della "La Stampa" che l' Ufficio beni culturali ha presentato una interessante iniziativa che affronta uno dei problemi che, da sempre in Savona, non è mai stato valutato.
Savona che aspira a diventare Città Turistica può, anzi deve, cercare di valorizzare le proprie ricchezze ed offrirle ai nostri Cittadini ed ai nostri visitatori.
Ricchezze ambientali, climatiche, storiche e religiose.
La natura ci ha regalato uno golfo ed un mare unico al mondo (Fornaci).
Il cielo ci ha regalato un clima invidiabile.
La storia ci ha onorato con la presenza di personaggi unici al mondo (Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Sisto IV, Giulio II, Innocenzo VIII, Pio VI).
I nostri avi ci hanno lasciato patrimoni che racchiusi nelle nostre Chiese testimoniano la religiosità delle nostre genti.
Di ritorno da un recente viaggio in Sicilia ho notato come nelle principali Cattedrali di quella Regione frotte di turisti , anche se paghi delle bellezze di quella fantastica isola, si recano a visitare le chiese nelle quali, le prime cappelle delle navate di destra, ospitano reliquie di Santi e di Sante .
Quelle Cappelle sono tutte illuminate a giorno al fine di consentire una perfetta visione di quanto in esse contenuto.
Il mio pensiero è tornato alla mia amata Savona dove, invece, la navata più prestigiosa del nostro Duomo, quella di destra, è conservata nella più assoluta oscurità.
Pochissimi Savonesi sanno che in essa sono custodite le reliquie di San Sisto e di San Valentino.
Tra quelle Reliquie quella di San Valentino è certamente quella che attirerebbe il maggior numero di fedeli e di visitatori italiani e stranieri se non altro per la notorietà, universale, di quel Santo.
Leggo, sempre sulle pagine della "La Stampa" della intenzione di formare 20 addetti alla accoglienza dei fedeli e dei turisti per dare vita alle nostre Chiese così come voluto dal progetto dell' Ufficio Nazionale Beni Culturali della Conferenza Episcopale Italiana.
Qualcuno ricorderà che qui in Savona si era tenuto, grazie a mia insistenza e alla sensibilità dell' Assessore alla Cultura ( Godani ) un convegno sulla reliquia di San Valentino.
Alla conclusione di quel Convegno, nonostante le dichiarazioni di intenti, le luci di quella Cappella sono restate costantemente spente
In un certo ambiente il nome di San Valentino viene, mi pare, pronunciato a bassa voce come se si trattasse di un eretico.
San Valentino continua a essere nel buio che più buio non si può.
Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di SAVONA
Savona che aspira a diventare Città Turistica può, anzi deve, cercare di valorizzare le proprie ricchezze ed offrirle ai nostri Cittadini ed ai nostri visitatori.
Ricchezze ambientali, climatiche, storiche e religiose.
La natura ci ha regalato uno golfo ed un mare unico al mondo (Fornaci).
Il cielo ci ha regalato un clima invidiabile.
La storia ci ha onorato con la presenza di personaggi unici al mondo (Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Sisto IV, Giulio II, Innocenzo VIII, Pio VI).
I nostri avi ci hanno lasciato patrimoni che racchiusi nelle nostre Chiese testimoniano la religiosità delle nostre genti.
Di ritorno da un recente viaggio in Sicilia ho notato come nelle principali Cattedrali di quella Regione frotte di turisti , anche se paghi delle bellezze di quella fantastica isola, si recano a visitare le chiese nelle quali, le prime cappelle delle navate di destra, ospitano reliquie di Santi e di Sante .
Quelle Cappelle sono tutte illuminate a giorno al fine di consentire una perfetta visione di quanto in esse contenuto.
Il mio pensiero è tornato alla mia amata Savona dove, invece, la navata più prestigiosa del nostro Duomo, quella di destra, è conservata nella più assoluta oscurità.
Pochissimi Savonesi sanno che in essa sono custodite le reliquie di San Sisto e di San Valentino.
Tra quelle Reliquie quella di San Valentino è certamente quella che attirerebbe il maggior numero di fedeli e di visitatori italiani e stranieri se non altro per la notorietà, universale, di quel Santo.
Leggo, sempre sulle pagine della "La Stampa" della intenzione di formare 20 addetti alla accoglienza dei fedeli e dei turisti per dare vita alle nostre Chiese così come voluto dal progetto dell' Ufficio Nazionale Beni Culturali della Conferenza Episcopale Italiana.
Qualcuno ricorderà che qui in Savona si era tenuto, grazie a mia insistenza e alla sensibilità dell' Assessore alla Cultura ( Godani ) un convegno sulla reliquia di San Valentino.
Alla conclusione di quel Convegno, nonostante le dichiarazioni di intenti, le luci di quella Cappella sono restate costantemente spente
In un certo ambiente il nome di San Valentino viene, mi pare, pronunciato a bassa voce come se si trattasse di un eretico.
San Valentino continua a essere nel buio che più buio non si può.
Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di SAVONA