Quale futuro per Savona?
Tra circa un anno si voterà per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Savona e, mentre il Centro-Sinistra non pare avere dubbi su una ricandidatura del Sindaco uscente, il Centro-Destra sembra dover ancora scrutare nella sfera di cristallo.
In realtà i savonesi saranno chiamati a giudicare l’operato dell’amministrazione uscente, la quale non ha fatto altro che perpetuare, senza alcun guizzo di vitalità e d’innovazione, il collaudato sistema di convenienze convergenti, che regge la Città fin dal primo dopoguerra, con l’unica lacuna di continuità, costituita dall’amministrazione Gervasio, tra il 1994 ed il 1998.
Senza l’avvento di un fatto nuovo, tale da risvegliare l’interesse e l’entusiasmo dei savonesi, non è difficile prevedere una nuova vittoria della coalizione di Centro-Sinistra, seppure confortata da una scarsissima affluenza alle urne.
E’ questa l’occasione perché il Centro-Destra possa strappare la Città dalla consueta mala-amministrazione, ma non basta dirlo, non basta fare un buon programma, non basta trovare un candidato degno e dignitoso. Se si ripercorrono i metodi del passato recente, si riconsegna una Città, ormai priva di speranze, nelle solite mani furbe e leste a favorire le grandi operazioni dei soliti ricchi, che non portano alla Collettività vantaggio alcuno.
Le infrastrutture cittadine riguardanti la mobilità sono sostanzialmente ancora quelle degli anni ’40. Le strutture per i servizi pubblici e per le attività sportive, ricreative e culturali, non sono insufficienti, sono praticamente inesistenti, se rapportate alla dimensione della Città ed al suo status di capoluogo.
Di fatto, la Città di Savona che, a dispetto della trascuratezza amministrativa ormai ultracinquantennale, è pur sempre una gran bella Città, si trova ad essere oggi meno dotata di infrastrutture rispetto a città molto più piccole ed assolutamente meno importanti.
Da ciò scaturisce la sua totale inadeguatezza a ricevere, non dico i flussi turistici che molti vorrebbero vedere, ma addirittura lo stesso flusso pendolare quotidiano.
Per questo, la Città va sempre più svuotandosi ed il rapporto tra i volumi occupati e quelli vuoti è sempre più drammatico, per di più aggravato dagli incomprensibili e continui nuovi insediamenti edilizi di pregio.
Per queste ragioni, il Centro-Destra deve saper presentare agli Elettori, non il solito “buon programma” (che poi non è mai molto diverso da quello della Sinistra), ma una vera e propria rivoluzione, che sia suscettibile di far recuperare in pochi anni tutto il ritardo accumulato in termini di viabilità e parcheggi e di tutte le strutture pubbliche e private che non si sono mai fatte.
Serve quindi il coraggio di rompere il solito tran-tran cittadino, anche a costo di generare le apprensioni e la contrarietà di chi, nella conservazione dello status quo, ha costruito e preservato il proprio gruzzolo di piccoli e grandi privilegi.
Serve innanzitutto una grande visione politica ed un coraggio bastevole a sostenerla.
Il Centro-Destra ha oggi, almeno in teoria, i numeri “politici” per poter effettuare questa grande operazione, che non può essere certo concepita e realizzata con i brodini allungati delle false e confuse liste civiche, ma necessita di una caratterizzazione politica forte, interpretata da un gruppo di persone capaci di concepire e realizzare questa grande sfida.
Se i Savonesi percepiranno che questo obiettivo è veramente alla portata e nella autentica volontà del candidato sindaco del C-D e di chi lo sostiene, ritroveranno l’entusiasmo e la fiducia che hanno perso da tempo ed andranno a votarlo in massa.
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un savonese amico del sito