Come ogni anno per data del 25 Aprile, Savona, Città Medaglia d' Oro per la Resistenza, si organizza per celebrare degnamente quell' evento che, nel 1945 i ragazzi Americani degli Stati Uniti hanno reso possibile grazie al loro sacrificio di vite umane.
Quest'anno le celebrazioni si verificheranno in molti punti della Città .
Senza rappresentanza degli Stati Uniti .
Le Autorità nel loro pellegrinare da uno all'altro di quei punti passano ignari sui luoghi testimoni di una VIA CRUCIS vissuta da un Angelo Savonese:
la bimba Giuseppina Ghersi.
La 13 enne con i calzini bianchi, in uso a quei tempi, veniva prelevata all' uscita della scuola "Maria Giuseppa Rossello" della Villetta .
Rasata a zero, su quel cranio ormai libero dai capelli versavano un barattolo di vernice rossa.
Spinta giù per scale che dalla Piazza Diaz conducono alla "Villetta", trascinata con spinte, pugni, calci di fucile sulla schiena lungo tutta la città e condotta in quella scuola Elementare la "Francesco Mignone" di Legino che quei lupi bavosi e rabbiosi avevano eletto a Campo di Concentramento.
La ragione ? Il Capo branco aveva detto essere la Bimba "una spia" !
I cani-idrofobi beoti ci credevano.
Nella pace delle aule di quella scuola abusavano della bimba.
Dopo aver esaurito i loro istinti bestiali, la conducevano in colonna lungo quel muro storico di Via dei Nattarella di Legino (muro del pianto) e la dirigevano a Zinola verso il Cimitero, dove nei pressi del primo cipresso fu vista ormai cadavere con gli occhi sbarrati al cielo. In quel punto il colpo di grazia.
Savona svegliati non essere ostaggio di una falsa bibbia che dice la Giuseppina Ghersi essere stata spia di nazi-fascisti. Quella bibbia non è stata dettata dalla mano di Dio.
Che quella vergogna venga cancellata così che quella medaglia d'oro, appuntata sulla bandiera della Città di SAVONA possa veramente brillare come dovuto per i veri partigiani.
Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di SAVONA