venerdì 21 dicembre 2007

La FINANZIARIA e la POLTRONA

Finanziaria ultimo atto.
Oggi gli ominicchi e le donnicciole sono chiamate all' ultimo sforzo su quella finanziaria che porterà nel prossimo anno al completo fallimento della nostra Italia.
In tutti i mezzi di informazione essi dichiarano di non approvarne il testo.
Competono sui distinguo dal vicino di banco.
Votano testi che loro stessi cambiano in continuazione e oggi vanno ad approvare disposizioni diverse a quelle votate due giorni fa.
Le ragioni sono ideologiche ?
Le ragioni sono sociali ?
Le ragioni sono religiose ?
La unica sola vera ragione è ancora una volta il mantenimento della loro poltrona.
Quella poltrona che ha consentito loro nel recente passato le visite di piacere in Emirati Arabi-Giappone.
Sono diversi è vero !
Alcuni hanno optato per viaggi a Mosca-Atene-Parigi-Abudabi.
Altri ancora hanno scelto San Francisco e Miami.
Che dire di quanti invece hanno optato con i loro amici per le grandi Capitali Parigi-Londra-New York ?
In questi ultimi 18 penosissimi mesi essi, oltre ad operare per quella loro poltrona, nulla hanno fatto per garantire sicurezza nelle nostre Città, nelle nostre case, nelle famiglie e non hanno assolutamente fatto nulla per fermare l' ondata della delinquenza più perversa che ci sta invadendo.
Non hanno aiutato i più deboli, le famiglie più povere, gli invalidi, gli emarginati , i milioni di sottopensionati a 500 euro al mese che non arrivano al decimo giorno del mese.
Non hanno risolto il problema delle carceri che hanno svuotato per riempirle nel breve spazio di una stagione balneare.
Non hanno risolto i problemi della scuola che produce quella cultura a loro tanto cara che non fa distinguere il giorno dalla notte ai nostri ragazzi.
Insomma potrei continuare all' infinito.
Da domani gli ominicchi e le loro gentili consorti saranno liberi per le feste natalizie senza l' incombenza di inventare nuove panzanate a giustificare il loro amore vero indiscusso di attaccamento a quella poltrona di velluto rosso.
Quelle persone sono le uniche al mondo alle quali non rivolgo i miei auguri di Buon Natale.