Mancano pochi giorni al Santo Natale .
Noi tutti ci accingiamo a celebrare la ricorrenza secondo il costume che trova radici nella nostra cultura millenaria.
Nelle case vengono fatti i presepi che si ispirano alla tradizione religiosa o vengono addobbati alberi di natale di più recente tradizione nordica.
Il Gesù Bambino dei primi non è mai entrato in conflittualità con il Babbo Natale dei secondi.
Entrambi fanno parte della nostra cultura.
Oggi però - qualcuno - parla di culture multietniche che in ragione di una falsa laicità mirano a eliminare le nostre più radicate convinzioni.
I simboli vanno distrutti perchè, dicono gli stolti, offendono cittadini di diversa fede.
E allora ...... via con le loro campagne cari kompagni .
E' tradizione, in occasione delle festività natalizie, la rappresentazione nelle scuole elementari di recite che si ispirano al Santo Natale.
Quelle recite che coinvolgono i nostri bambini sono viste da qualche insegnante come "una offesa per i bambini mussulmani ".
Per me la offesa più grave si riferisce a quanto leggo su "LIBERO" di oggi 15 dicembre 2007 che " in un paesino nei pressi di Casale Monferrato (Alessandria), il parroco ha offerto la Chiesa per la rappresentazione - si fa per dire - natalizia. La condizione posta dagli insegnanti : per non urtare i mussulmani si TRASLOCHI il SANTISSIMO, via la pisside con le ostie. Questa non la avevo mai sentita. Addirittura vergognarsi di Gesù, buttarlo fuori di casa........pare che il Curato sia disponibile allo sfratto." (novello Don Abbondio)
A questa notizia mi viene spontaneo un "vaffanculo" e una richiesta di coerenza rivolta a quegli insegnanti.
Se essi non vogliono urtare i mussulmani ed i loro bimbi si devono impegnare a esercitare il lavoro di insegnanti anche nei giorni della chiusura della scuole per il periodo natalizio.
Come ?
Presentarsi in aula anche nei 15 giorni di chiusura delle scuole in maniera che quelle famiglie mussulmane continuino a vivere nella routine quotidiana.
Coerenza vorrebbe identico comportamento in occasione della Santa Pasqua.
Noi..... popolo Italiano li pagheremo egualmente anche se lavoreranno in aule vuote !
Sono convinto che la laicità di quei difensori - libertari crollerebbe immediatamente a seguito della rinuncia di settimane bianche.
Buon Natale !
Vito Cafueri - Savona