Leggo sulle pagine de "IL SECOLO XIX" la cronaca di un esame universitario sostenuto da uno studente Savonese presso la Università di Genova e iscritto alla facoltà di Storia Medioevale.
Naturalmente, per la privacy, i nomi dello studente e della docente universitaria, sono omessi.
Alla domanda sul luogo di nascita di Cristoforo Colombo il nostro studente ha risposto senza esitazione.
" Cristoforo Colombo è nato a Savona ed era figlio di Papa Niccolò V "
Alla risposta ed al sobbalzo sulla sedia della docente di storia medioevale è seguita la immediata cacciata dell' esaminando.
Voglio spezzare una lancia in favore di quello studente che, a mio avviso, avrebbe dovuto rispondere a quella domanda senza avventurarsi in altre argomentazioni peraltro non richieste.
Infatti i Savonesi, che sono persone coerenti con la LOGICA dei fatti storici, sanno che Cristoforo Colombo nacque in Savona nell' anno 1451 nel giorno in cui si festeggia San Cristoforo.
Avventurarsi nella indicazione della paternità dell' Ammiraglio del Grande Mare Oceano è stato un azzardo che ha indotto la docente a negargli quel voto di 30 con lode che avrebbe meritato per la esattezza della risposta sul solo luogo di nascita.
La docente era perfettamente a conoscenza, come tutto il corpo insegnante di quella Università che il Papa Niccolò V era nella assoluta impossibilità di generare un figlio nel 1451 perchè impegnato in Roma sul Soglio Pontificio dal 1447 fino al 1455 quando suo malgrado fu richiamato in cielo ( si fa per dire ).
Lo studente, probabilmente , era andato in confusione (come spesso accade in occasione di esami) perchè nei tempi dei fatti era presente Vescovo in Savona il genovese Giovanni Battista Cibo poi passato al Soglio Pontificio con il nome di Innocenzo VIII.
Quel Papa autentico libertino, non nascose mai la esistenza di numerosa prole peraltro in parte riconosciuta.
Tra figli maschi e figlie femmine erano almeno 16 (dico sedici) le persone che invece di chiamarlo Papa lo chiamavano papà con l' accento sulla ultima a.
Studente svogliato quindi che non ha prestato attenzione a quanto le guide volontarie dei siti colombiani savonesi vanno correttamente esponendo ai visitatori italiani e stranieri che ci onorano della loro presenza.
Questo è !
Vito Cafueri - SAVONA
mercoledì 24 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
Savona e la Guerra Secolare con Genova
Cari amici di Savona con il progetto Margonara la storia si ripete.
MARGONARA UN COLPO DA KO
Da sempre tutte le volte che la nostra Città ha tentato di darsi obbiettivi per il futuro che in qualche modo andassero ad intaccare gli interessi della nostra matrigna genovese è stata guerra.
Guerre non da poco che in tempi passati hanno portato lutti e rovine.
L' archivolto sotto il Brandale ricorda il nostro eroe Guglielmo Savonese che fu impiccato dai genovesi per aver combattuto in difesa della nostra libertà e indipendenza politica
L' invidia e le gelosie per l' espandersi dei nostri commerci sono sempre state all' origine di quel secolare conflitto che ancora oggi si ripete rinnovandosi in veste moderna.
Contro le aspirazioni dei Savonesi si sono compattati verdi e rossi con tutte le argomentazioni possibili ed immaginabili.
All'annuncio di quel colpo da Ko riportato da " LA STAMPA" :
Qualcuno ha radicalmente rinnegato il suo essere diventando da ateo a mangiapile riconoscendo un miracolo mariano della Madonetta discesa ad illuminare quel "Comitato Tecnico Regionale per il Territorio" emanazione della giunta di un centro sinistra che momentaneamente governa la nostra Regione.
A dimostrazione della professionalità di quel Comitato la richiesta che " dovranno essere confrontati i risultati della propagazione del moto ondoso nel bacino portuale con simulazioni che tengano conto di coefficienti di riflessione del molo del porticciolo turistico superiori allo 0,4 assunto nelle analisi effettuate".
Domanda da extra-comitato perchè allo 0,4 ?
Risposta mia a me stesso medesimo "avranno l' alibi per cambiare quello 0,4 in un 0,41 per ulteriori ragione di rinvio".
Beppe Grillo sarebbe , forse, sbottato in quella invocazione a loro tanto cara.
Genova Giunta ride......Savona porge il capo .
Non voglio neanche lontanamente pensare al numero di quelle centinaia o migliaia di giovani Savonesi che anche se non si chiamano Guglielmo subiranno, in chiave moderna, il trattamento del nostro antico eroe.
Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di Savona
MARGONARA UN COLPO DA KO
Da sempre tutte le volte che la nostra Città ha tentato di darsi obbiettivi per il futuro che in qualche modo andassero ad intaccare gli interessi della nostra matrigna genovese è stata guerra.
Guerre non da poco che in tempi passati hanno portato lutti e rovine.
L' archivolto sotto il Brandale ricorda il nostro eroe Guglielmo Savonese che fu impiccato dai genovesi per aver combattuto in difesa della nostra libertà e indipendenza politica
L' invidia e le gelosie per l' espandersi dei nostri commerci sono sempre state all' origine di quel secolare conflitto che ancora oggi si ripete rinnovandosi in veste moderna.
Contro le aspirazioni dei Savonesi si sono compattati verdi e rossi con tutte le argomentazioni possibili ed immaginabili.
All'annuncio di quel colpo da Ko riportato da " LA STAMPA" :
Qualcuno ha radicalmente rinnegato il suo essere diventando da ateo a mangiapile riconoscendo un miracolo mariano della Madonetta discesa ad illuminare quel "Comitato Tecnico Regionale per il Territorio" emanazione della giunta di un centro sinistra che momentaneamente governa la nostra Regione.
A dimostrazione della professionalità di quel Comitato la richiesta che " dovranno essere confrontati i risultati della propagazione del moto ondoso nel bacino portuale con simulazioni che tengano conto di coefficienti di riflessione del molo del porticciolo turistico superiori allo 0,4 assunto nelle analisi effettuate".
Domanda da extra-comitato perchè allo 0,4 ?
Risposta mia a me stesso medesimo "avranno l' alibi per cambiare quello 0,4 in un 0,41 per ulteriori ragione di rinvio".
Beppe Grillo sarebbe , forse, sbottato in quella invocazione a loro tanto cara.
Genova Giunta ride......Savona porge il capo .
Non voglio neanche lontanamente pensare al numero di quelle centinaia o migliaia di giovani Savonesi che anche se non si chiamano Guglielmo subiranno, in chiave moderna, il trattamento del nostro antico eroe.
Vito Cafueri
Consigliere IV Circoscrizione
Comune di Savona
venerdì 5 dicembre 2008
MARGONARA Replica all' Uomo del "NO"
Cara "La Stampa"
Savona
Leggo oggi sulla vostra rubrica l' intervento di un lettore che mi accusa di non essere mai stato alla Madonetta.
Mi accusa poi di scrivere in malafede citando panorami ambientali inesistenti.
Per buona tranquillità del Signor Sergio Isopo- questo il nome del lettore che contesta il mio intervento sulla Margonara - sappia egli e la sua Signora che frequentano la spiaggia della Madonetta dal 1967 che io personalmente ho trascorso tutte le estati della mia adolescenza proprio su quella spiaggia presso il Campo Solare Estivo Comunale che colà era presente.
Noi bimbi raggiungevamo a piedi quella spiaggia partendo da Via Verdi angolo Piazza Brennero, raggiungevamo un punto di raccolta sito in Via Famagosta dove altri amichetti si univano a noi e assieme andavamo alla Madonetta cantando in coro "Aprite le porte che....".
Stesso percorso per il rientro serale, forse con cori diversi.
In quel mare ho imparato a nuotare e presso quello scoglio ho assistito a tantissimi incidenti che noi scugnizzi savonesi ci andavamo a cercare.
Ho ancora nelle orecchie le urla delle nostre VIGILATRICI che ci intimavano di non tuffarci in quelle acque già allora insicure.
Da apprendista pescatore ricordo al rientro nel porto di Savona che le reti della ultima calata, sulle poseidonie della Margonara , risalivano sul peschereccio gonfie, non di pescato ma di "rumenta" e di oggetti pericolosi.
In quell' intervento ho scritto delle tante fabbriche che hanno chiuso, in Savona , la loro attività.
Mi ero però dimenticato di ricordare la più grande delle fabbriche dimesse e ringrazio il Signor Sergio Issopo che mi dà oggi la possibilità di rimediare a quella mancanza.
Quella fabbrica che dava lavoro a migliaia di dipendenti era non può pò di meno che la "Italsider".
"Italsider" era per Savona , sappia il Sig. Sergio, migliaia e migliaia di posti di lavoro.
I fantasiosi che vedono in quel parcheggio Albissolese l' ultimo baluardo di incontaminato paesaggio ligure consiglio di strofinarsi gli occhi . Quelle che vedono non sono palme nè alberi tropicali sono delle auto in attesa di essere messe in moto e sprigionare così i loro gas micidiali.
Grazie per la disponibilità.
Vito Cafueri - Savona
Savona
Leggo oggi sulla vostra rubrica l' intervento di un lettore che mi accusa di non essere mai stato alla Madonetta.
Mi accusa poi di scrivere in malafede citando panorami ambientali inesistenti.
Per buona tranquillità del Signor Sergio Isopo- questo il nome del lettore che contesta il mio intervento sulla Margonara - sappia egli e la sua Signora che frequentano la spiaggia della Madonetta dal 1967 che io personalmente ho trascorso tutte le estati della mia adolescenza proprio su quella spiaggia presso il Campo Solare Estivo Comunale che colà era presente.
Noi bimbi raggiungevamo a piedi quella spiaggia partendo da Via Verdi angolo Piazza Brennero, raggiungevamo un punto di raccolta sito in Via Famagosta dove altri amichetti si univano a noi e assieme andavamo alla Madonetta cantando in coro "Aprite le porte che....".
Stesso percorso per il rientro serale, forse con cori diversi.
In quel mare ho imparato a nuotare e presso quello scoglio ho assistito a tantissimi incidenti che noi scugnizzi savonesi ci andavamo a cercare.
Ho ancora nelle orecchie le urla delle nostre VIGILATRICI che ci intimavano di non tuffarci in quelle acque già allora insicure.
Da apprendista pescatore ricordo al rientro nel porto di Savona che le reti della ultima calata, sulle poseidonie della Margonara , risalivano sul peschereccio gonfie, non di pescato ma di "rumenta" e di oggetti pericolosi.
In quell' intervento ho scritto delle tante fabbriche che hanno chiuso, in Savona , la loro attività.
Mi ero però dimenticato di ricordare la più grande delle fabbriche dimesse e ringrazio il Signor Sergio Issopo che mi dà oggi la possibilità di rimediare a quella mancanza.
Quella fabbrica che dava lavoro a migliaia di dipendenti era non può pò di meno che la "Italsider".
"Italsider" era per Savona , sappia il Sig. Sergio, migliaia e migliaia di posti di lavoro.
I fantasiosi che vedono in quel parcheggio Albissolese l' ultimo baluardo di incontaminato paesaggio ligure consiglio di strofinarsi gli occhi . Quelle che vedono non sono palme nè alberi tropicali sono delle auto in attesa di essere messe in moto e sprigionare così i loro gas micidiali.
Grazie per la disponibilità.
Vito Cafueri - Savona
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